Il lavoro di pubblica utilità (LPU) è una sanzione penale consistente nella prestazione di un’attività non retribuita a favore della collettività da svolgere presso lo Stato, le regioni, i comuni o presso enti e organizzazioni di assistenza sociale o volontariato.
L’attività viene svolta presso gli Enti che hanno sottoscritto con il Ministro, o con i Presidenti dei Tribunali delegati, delle apposite convenzioni che disciplinano le modalità di svolgimento del lavoro.
La richiesta di svolgimento dei lavori di pubblica utilità è applicabile a numerose e diverse fattispecie penali, che hanno configurato il lavoro di pubblica utilità come una modalità di riparazione del danno collegata all’esecuzione di diverse sanzioni e misure penali, che vengono eseguite nella comunità.
Attualmente trova applicazione anche:
- nei casi di violazione del Codice della strada, previsti all’art. 186 comma 9-bis e art. 187 comma 8-bis del Codice della Strada;
- nei casi di violazione della legge sugli stupefacenti, ai sensi dell’art. 73 comma 5 bis del D.P.R. 9 ottobre 1990 n. 309;
- come obbligo dell’imputato in stato di sospensione del processo e messa alla prova, ai sensi dell’art. 168 – bis del codice penale, introdotto dalla legge 28 aprile 2014 n, 67;
- come modalità di attuazione del programma di trattamento del detenuto ammesso al lavoro all’esterno ai sensi dell’art. 21, comma 4 – ter dell’ordinamento penitenziario.
Chi può usufruire del lavoro di pubblica utilità?
Tutti i condannati per il reato di cui all’art. 186 del Codice della Strada (guida in stato di ebbrezza) o per il reato di cui all’art. 187 Codice della Strada (guida sotto l’effetto di sostanza stupefacente) ai quali sia stato concessa la sostituzione.
Cosa bisogna fare per beneficiare dei lavori di pubblica utilità?
Una volta che si viene a conoscenza del fatto che genera la responsabilità penale (ad es. dopo che la Polizia Stradale ha fermato il guidatore in stato di ebbrezza e ha redatto il verbale di accertamento con valore superiore a 0.8) la prima cosa da fare è cercare un ente convenzionato con il tribunale e chiedere la disponibilità allo svolgimento del LPU.
Ottenuta la dichiarazione di disponibilità bisogna rivolgersi ad un avvocato (senza aspettare troppo tempo) dal quale farsi assistere per la richiesta di concessione della sostituzione della pena con il LPU.
A seconda del tempo che si lascia trascorrere dal verbale di infrazione elevato dalla Polstrada sono due sono le vie che si possono percorrere:
- si può chiedere da subito al Pubblico Ministero di emettere una richiesta di decreto penale di condanna con l’autorizzazione allo svolgimento dei LPU. –> questa è la via migliore perché fa risparmiare tempo, anche ai fini del dimezzamento del periodo di sospensione della patente, e denaro.
- diversamente, se non ci si è mossi subito come indicato sopra, si attende che venga notificato il decreto penale di condanna e successivamente (entro 10 giorni!) bisogna fare opposizione allo stesso. Verrà fissata un’udienza apposita in cui il Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) emetterà un provvedimento di condanna con l’autorizzazione allo svolgimento dei lavori di pubblica utilità e la durata degli stessi.
Cosa impedisce di chiedere i lavori di pubblica utilità?
1. aver provocato un incidente stradale, intendendosi per “incidente stradale” non solo lo scontro tra veicoli o tra veicoli e persone, ma anche l’urto di un veicolo contro ostacoli fissi, dal momento che si tratta comunque di una manifestazione di maggiore pericolosità della condotta di guida, punita più gravemente a prescindere dall’evento che si è verificato e che può avere coinvolto o meno altri veicoli o persone);
2. aver già prestato lavoro di pubblica utilità in precedenza.
Quanto dura il lavoro di pubblica utilità?
La durata del LPU è commisurata alla durata della pena sostituita. Ad esempio un giorno di arresto corrisponde ad un giorno di LPU, mentre un giorno di LPU viene ragguagliato con € 250,00 di ammenda.
C’é un limite giornaliero allo svolgimento del lavoro di pubblica utilità?
Il limite è di 6 ore settimanali, salvo diversa richiesta da parte del condannato (in accordo con l’ente disponibile).
E se il lavoro di pubblica utilità non viene svolto correttamente?
Viene ripristinata la pena iniziale per cui si è chiesta la sostituzione.
L’Avv. Stefano Corsini assiste coloro che hanno subito una condanna per guida in stato di ebbrezza in Provincia di Pordenone, compreso il territorio di Portogruaro, Caorle e Bibione.
Potete contattare lo studio (QUI) per maggiori informazioni e per chiedere un preventivo; il primo colloquio, utile per sapere quale soluzione adottare, è gratuito.